Sostituzione serrature

Il servizio di sostituzione serrature nel quale parliamo in questo articolo è un servizio molto importante per un’emergenza che potremmo doverci trovare ad affrontare almeno una volta nella sua vita e che ci richiederebbe l’aiuto, per esempio, in un pronto intervento fabbro che sappiamo essere un punto di riferimento in questi casi perché è attivo 24 ore al giorno tutto l’anno e quindi è sempre pronto per aiutare i suoi clienti e si trovano in difficoltà.

 Ci sono tante situazioni che ci spingono a dover sostituire la serratura e diciamo che, a essere sinceri, sono poche le persone che decidono di sostituirla semplicemente per migliorare il livello di sicurezza, o perché si accorgono che è troppo vecchia o perché si accorgono di qualche piccolo difetto.

 Perché in realtà a dirla tutta molte persone si muovono solo sotto l’onda di un’emergenza e anzi spesso rimandano questi interventi facendo l’errore di non voler spendere soldi subito e poi ritrovarsi a doverne spendere molto di più quando la situazione si aggrava.

Questo appena descritto è un errore miope che tutti ci potremmo ritrovare a fare per una questione di leggerezza e quindi noi magari per risparmiare poi peggioriamo la situazione come dicevamo sopra.

 Tra l’altro l’errore è particolarmente grave perché poi non ci rendiamo conto che può capitare che non solo poi spenderemo di più, magari poi ci ritroviamo a non riuscire ad entrare in casa perché rompiamo la chiave dentro la serratura che era già traballante.

 E in ogni caso sapere già a chi riferirsi almeno ci fa sentire un pochino più tranquilli per a evitare i danni oltre la beffa come si dice e cioè che magari per la foga di voler rientrare a casa e perché magari siamo arrabbiati. In verità con noi stessi proviamo ad entrare dalla finestra e ci facciamo anche male.

Fermo restando che, come vedremo all’interno della seconda parte di questo articolo, ci possono essere anche delle situazioni nelle quali decidiamo di sostituire la serratura senza trovarci in emergenza.

Non per forza dobbiamo trovarci in una situazione di emergenza quando decidiamo di sostituire una serratura 

Come dicevamo dal titolo di questa seconda parte non per forza dobbiamo trovarci in una situazione di emergenza quando c’è da sostituire una serratura e quindi non è che abbiamo dovuto romperla o magari essere rimasti fuori casa quanto per capirci e anzi sarebbe bene evitarlo come già specificato nella prima parte.

 Per questo motivo è molto utile avere dei professionisti di riferimento che diventano persone delle quali sappiamo di poterci fidare al 100% e quindi vuol dire che, se il nostro fabbro quando viene a casa nostra, perché la serratura ha un piccolo problema, ci suggerisce di sostituirla con una più performante dobbiamo ascoltarlo.

 Sia perché magari ce lo sta consigliando per poter alzare il livello di sicurezza a casa nostra e sia perché si sta accorgendo che la serratura vecchia si stia rompendo e che, se anche la ripara comunque di romperà di nuovo e avremo sprecato i soldi per la riparazione. 

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Forse non tutti sanno che❓

Con porta blindata nel linguaggio comune si intende un serramento pedonale definito specificamente “Porta pedonale resistente all’effrazione” fornito di particolari caratteristiche antiscasso, ed è perciò anche definita, con espressione più tecnica, porta anti intrusione. Tuttavia, nell’uso commerciale, la si definisce spesso in maniera sbagliata con il termine di “porta corazzata” che invece sta ad indicare una porta di tipo totalmente diverso, realizzata con lamiere di ferro da 4 mm di spessore con il cemento armato al suo interno (vedi le porte dei caveau). Alcune delle caratteristiche comuni di una porta blindata sono:

  • classificazione secondo norma UNI EN 1627/1630 (o vecchia UNI ENV 1627:2001)
  • telaio realizzato con profili in acciaio da 2,5 mm di spessore (spesso anche 3 e 4 mm), avente una o più pieghe a Z, avvitato al controtelaio se si tratta di un telaio realizzato con lamiera presso-piegata.
  • anta realizzata da doppia lamiera in acciaio da 1 mm e/o da 1,5 mm di spessore, in alcuni casi anche da una terza lamiera in acciaio a protezione della serratura e dei suoi meccanismi di chiusura.
  • generalmente una serratura meccanica classificata con la UN EN 12209, abbinata ad una serratura a tripla mappa protetta da 1 e/o 2 piastre in acciaio al manganese (comunemente detta defender) o in alternativa ad uno o più cilindri con classificazione UNI EN 1303 ed una protezione del cilindro (comunemente detta defender o barilotto o protector) classificato con la UNI EN 1906.

La classificazione secondo UN EN 1627 prevede che siano superati test secondo le 3 norme di prova UNI EN 1628 – prova di carico statico, UNI EN 1629 – prova di carico dinamico UNI EN 1630 – prova di attacco manuale. Tuttavia le normative di test non coprono ancora le tecniche di manipolazione denominate “aperture con destrezza”, generalmente appannaggio di malviventi di livello superiore allo scassinatore standard, motivo per cui è sempre consigliabile utilizzare prodotti di fascia correlata al rischio ambientale che si affronta. La normativa Env 1627/30 del 2011 classifica i prodotti testati in 6 classi di appartenenza:

  • Classe anti-effrazione 1: il ladro occasionale tenta di forzare la porta utilizzando la forza fisica e attrezzi semplici. Lo scassinatore non ha informazioni circa la robustezza della porta ed è impensierito dal rumore prodotto e dal tempo. Non ha idea della probabile ricompensa.
  • Classe anti-effrazione 2: il ladro occasionale tenta di forzare il blindato utilizzando in aggiunta attrezzi semplici come giravite, cunei e tenaglia. Lo scassinatore non ha informazioni circa la robustezza della porta ed è impensierito dal rumore prodotto e dal tempo. Non ha idea della probabile ricompensa.
  • Classe anti-effrazione 3: il ladro utilizza in aggiunta un piede di porco, un piccolo martello e un trapano manuale. Ha una idea orientativa del grado di resistenza ed è meno impensierito dal rumore prodotto e dal tempo. Non ha idea della probabile ricompensa.
  • Classe anti-effrazione 4: si tratta di uno scassinatore abile che utilizza anche strumenti come un grosso martello, accetta, cesoie e trapano elettrico a batteria. Il ladro prevede un buon bottino, è deciso ed è meno impensierito dai rumori prodotti con tempistiche maggiori.
  • Classe anti-effrazione 5: il ladro è un esperto professionista che utilizza attrezzi elettrici di media potenza. Il ladro prevede un ottimo bottino, è determinato, ha ottima conoscenza della classe di resistenza all’effrazione della porta, non è impensierito dal rumore che produce, ha tempo sufficiente per agire.
  • Classe anti-effrazione 6: Lo scassinatore è molto esperto, utilizza attrezzi elettrici molto performanti. Il ladro conosce esattamente l’ammontare della ricompensa, è determinato, ben organizzato ed è preparato a superare sistemi di difesa di altissima resistenza.

Volendo riassumere:

  • Le prime 2 classi sono relative a prodotti montati in abitazioni che si trovano in luoghi con scarsa criminalità e a difesa di beni di poco valore.
  • Una porta blindata certificata classe 3 antieffrazione è indicata appartamenti con rischio più alto, in ville non troppo esposte e in uffici e a difesa di beni di medio valore.
  • Un Portoncino blindato in classe 4 secondo la normativa ENV 1627 1630 è indicato per abitazioni signorili, ville isolate, appartamenti e uffici ad elevato rischio e a difesa di beni di considerevole valore.
  • Le ultime due classi, la 5 e la 6, si riferiscono a porte estremamente resistenti, il cui fine è quello di difendere l’accesso di banche, uffici postali e postazioni militari. (Wikipedia)