Poche persone rimarranno indifferenti a questo articolo che parla del servizio di riparazione serrature e chiaramente parliamo di persone che non sono degli sprovveduti e sanno benissimo che è bene avere informazioni rispetto a questi servizi semplicemente perché ci possono servire per qualsiasi tipo di emergenza e avere delle informazioni preliminari può essere molto importante e anzi decisivo in certi casi.
Infatti, quando noi abbiamo dei professionisti dei quali sappiamo di poterci fidare a occhi chiusi e quindi sappiamo anche chi chiamare in caso di qualche guasto o per dei problemi di usura o magari perché la serratura era di una qualità scadente, già ci sentiamo molto più sereni e molto più tranquilli.
Spesso quando si rompono una serratura non è che si rompe da un giorno all’altro o almeno non sempre, almeno che non siamo noi ad essere degli sbadati e magari entriamo in maniera molto sguaiata e rompiamo la serratura, e quello è un problema perché, se non abbiamo un professionista che appunto venga ad aiutarci non sapremo come entrare in casa.
O meglio, magari ce la potremmo anche fare però dovremmo chiamare i pompieri con il rischio che siano impegnati in altre operazioni come spesso succede perché le emergenze sono tante e rischiamo di aspettare molto tempo fuori casa e quando si hanno molti impegni non è il massimo.
Poi non per forza ci deve essere un’emergenza così impellente che magari spinge le persone a reagire anche impulsivamente e a provare a forzare la porta o addirittura entrare dalla finestra con il rischio di farsi male, o semplicemente magari ci accorgiamo che la serratura si sta rompendo, e giustamente contattiamo il nostro professionista di riferimento.
Avere un fabbro di riferimento è un qualcosa di molto utile come lo è d’altra parte avere un elettricista, avere anche un idraulico, fino ad arrivare anche un tecnico caldaista e sono tutte figure professionali che ci aiutano a sbrigare delle incombenze che riguardano la nostra vita quotidiana che da soli non riusciamo a sbrigare.
Non sempre è possibile sapere quanto si va a spendere per un intervento di riparazione di una serratura
Come dicevamo dal titolo di questa seconda parte e come sempre siamo costretti a ricordare quando si parla di interventi a domicilio non solo di fabbri ma anche per esempio di elettricisti o di idraulici, è che non sempre possiamo avere massima chiarezza rispetto a quando andiamo a spendere quando c’è da riparare una serratura, perché a distanza non è facile fare delle diagnosi.
Non solo non è facile fare diagnosi ma è anche facile sbagliarle e quindi ci sono dei professionisti che non vogliono assolutamente fare brutta figura e quindi si limitano a distanza a dire il costo di chiamata che comunque farà parte del preventivo finale.
Rimandano ad un sopralluogo a casa nostra quando poi vengono a fare un check up per capire in che condizioni si trova la serratura e soprattutto dopo che abbiamo deciso insieme quale vogliamo installare al posto di quella rotta.
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Forse non tutti sanno che
Con porta blindata nel linguaggio comune si intende un serramento pedonale definito specificamente “Porta pedonale resistente all’effrazione” fornito di particolari caratteristiche antiscasso, ed è perciò anche definita, con espressione più tecnica, porta anti intrusione. Tuttavia, nell’uso commerciale, la si definisce spesso in maniera sbagliata con il termine di “porta corazzata” che invece sta ad indicare una porta di tipo totalmente diverso, realizzata con lamiere di ferro da 4 mm di spessore con il cemento armato al suo interno (vedi le porte dei caveau). Alcune delle caratteristiche comuni di una porta blindata sono:
- classificazione secondo norma UNI EN 1627/1630 (o vecchia UNI ENV 1627:2001)
- telaio realizzato con profili in acciaio da 2,5 mm di spessore (spesso anche 3 e 4 mm), avente una o più pieghe a Z, avvitato al controtelaio se si tratta di un telaio realizzato con lamiera presso-piegata.
- anta realizzata da doppia lamiera in acciaio da 1 mm e/o da 1,5 mm di spessore, in alcuni casi anche da una terza lamiera in acciaio a protezione della serratura e dei suoi meccanismi di chiusura.
- generalmente una serratura meccanica classificata con la UN EN 12209, abbinata ad una serratura a tripla mappa protetta da 1 e/o 2 piastre in acciaio al manganese (comunemente detta defender) o in alternativa ad uno o più cilindri con classificazione UNI EN 1303 ed una protezione del cilindro (comunemente detta defender o barilotto o protector) classificato con la UNI EN 1906.
La classificazione secondo UN EN 1627 prevede che siano superati test secondo le 3 norme di prova UNI EN 1628 – prova di carico statico, UNI EN 1629 – prova di carico dinamico UNI EN 1630 – prova di attacco manuale. Tuttavia le normative di test non coprono ancora le tecniche di manipolazione denominate “aperture con destrezza”, generalmente appannaggio di malviventi di livello superiore allo scassinatore standard, motivo per cui è sempre consigliabile utilizzare prodotti di fascia correlata al rischio ambientale che si affronta. La normativa Env 1627/30 del 2011 classifica i prodotti testati in 6 classi di appartenenza:
- Classe anti-effrazione 1: il ladro occasionale tenta di forzare la porta utilizzando la forza fisica e attrezzi semplici. Lo scassinatore non ha informazioni circa la robustezza della porta ed è impensierito dal rumore prodotto e dal tempo. Non ha idea della probabile ricompensa.
- Classe anti-effrazione 2: il ladro occasionale tenta di forzare il blindato utilizzando in aggiunta attrezzi semplici come giravite, cunei e tenaglia. Lo scassinatore non ha informazioni circa la robustezza della porta ed è impensierito dal rumore prodotto e dal tempo. Non ha idea della probabile ricompensa.
- Classe anti-effrazione 3: il ladro utilizza in aggiunta un piede di porco, un piccolo martello e un trapano manuale. Ha una idea orientativa del grado di resistenza ed è meno impensierito dal rumore prodotto e dal tempo. Non ha idea della probabile ricompensa.
- Classe anti-effrazione 4: si tratta di uno scassinatore abile che utilizza anche strumenti come un grosso martello, accetta, cesoie e trapano elettrico a batteria. Il ladro prevede un buon bottino, è deciso ed è meno impensierito dai rumori prodotti con tempistiche maggiori.
- Classe anti-effrazione 5: il ladro è un esperto professionista che utilizza attrezzi elettrici di media potenza. Il ladro prevede un ottimo bottino, è determinato, ha ottima conoscenza della classe di resistenza all’effrazione della porta, non è impensierito dal rumore che produce, ha tempo sufficiente per agire.
- Classe anti-effrazione 6: Lo scassinatore è molto esperto, utilizza attrezzi elettrici molto performanti. Il ladro conosce esattamente l’ammontare della ricompensa, è determinato, ben organizzato ed è preparato a superare sistemi di difesa di altissima resistenza.
Volendo riassumere:
- Le prime 2 classi sono relative a prodotti montati in abitazioni che si trovano in luoghi con scarsa criminalità e a difesa di beni di poco valore.
- Una porta blindata certificata classe 3 antieffrazione è indicata appartamenti con rischio più alto, in ville non troppo esposte e in uffici e a difesa di beni di medio valore.
- Un Portoncino blindato in classe 4 secondo la normativa ENV 1627 1630 è indicato per abitazioni signorili, ville isolate, appartamenti e uffici ad elevato rischio e a difesa di beni di considerevole valore.
- Le ultime due classi, la 5 e la 6, si riferiscono a porte estremamente resistenti, il cui fine è quello di difendere l’accesso di banche, uffici postali e postazioni militari. (Wikipedia)