Quando parliamo di installazione di porte blindate come facciamo in questo articolo stiamo parlando di un processo delicato che può essere affidato solo a dei professionisti nel settore che si dovranno occupare delle varie fasi allo stesso, sfruttando le loro competenze e la loro esperienza sul campo per garantire sicurezza e funzionalità di quella apertura.
Per quanto riguarda le varie fasi non possiamo che partire dalla valutazione accurata dell’apertura esistente e quindi da una consulenza fatta dagli esperti nel settore che servirà ad aiutare i clienti a scegliere la porta migliore per le loro esigenze di quel momento.
Questo significa che una persona potrebbe avere un fabbro di riferimento e quindi invitarlo a casa per farci due chiacchiere e a quel punto per fargli prendere delle misure precise e per poter fare un’analisi sulle esigenze di sicurezza che si hanno e più saranno alte e maggiore sarà l’esigenza di acquistare una porta blindata di qualità.
A questo punto si potrà scegliere con il cliente la porta blindata in base anche al design che comunque fa la sua differenza ed esistono porte blindate dei vari modelli e materiali e con caratteristiche tecniche di sicurezza diverse e parliamo di cilindri ad alta sicurezza o pannelli rinforzati o serrature multiple.
Chiaramente prima di poter installare la nuova porta blindata bisognerà rimuovere quella vecchia e questo significa rimuovere intanto le maniglie e anche le cerniere e tutte le altre componenti, sempre con l’attenzione di non fare danni alle strutture circostanti e alle pareti.
Altra fase molto importante riguarderà, dopo la rimozione della porta esistente, la preparazione dell’apertura per poter installare la nuova porta blindata e questo significa pulire quell’area e rimuovere eventuali residui e detriti e preparare il telaio.
Solo a questo punto potrà essere installata la nuova porta blindata e bisognerà farlo chiaramente con molta attenzione affinché la stessa venga posizionata correttamente e questo vuol dire saper livellare e fissare.
Per poterlo fare nella maniera più efficace e rapida possibile, i professionisti in questione normalmente utilizzano degli strumenti specializzati e sfruttano le loro competenze.
Non si può trascurare nessuna fase che riguarda l’installazione di una porta blindata
Per quanto riguarda le altre fasi molto importanti c‘è quella delle finiture e delle regolazioni così che il fabbro in questione possa avere la certezza che tutto sia andato liscio e che la porta sta funzionando correttamente.
Questo significa dover installare delle guarnizioni in certi casi o regolare delle cerniere e serrature e se serve lubrificare le parti mobili.
Solo a quel punto si potrà fare una verifica della sicurezza e della funzionalità della porta blindata e questo significa testare. Intanto le serrature che poi sono l’ultimo baluardo più importante contro eventuale tentativi di ladri di entrare in casa quando il cliente non c’è.
Chiaramente ci possono essere anche dei problemi all’interno di questo processo per esempio legati all’allineamento e alla regolazione della porta.
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Forse non tutti sanno che
Con porta blindata nel linguaggio comune si intende un serramento pedonale definito specificamente “Porta pedonale resistente all’effrazione” fornito di particolari caratteristiche antiscasso, ed è perciò anche definita, con espressione più tecnica, porta anti intrusione. Tuttavia, nell’uso commerciale, la si definisce spesso in maniera sbagliata con il termine di “porta corazzata” che invece sta ad indicare una porta di tipo totalmente diverso, realizzata con lamiere di ferro da 4 mm di spessore con il cemento armato al suo interno (vedi le porte dei caveau). Alcune delle caratteristiche comuni di una porta blindata sono:
- classificazione secondo norma UNI EN 1627/1630 (o vecchia UNI ENV 1627:2001)
- telaio realizzato con profili in acciaio da 2,5 mm di spessore (spesso anche 3 e 4 mm), avente una o più pieghe a Z, avvitato al controtelaio se si tratta di un telaio realizzato con lamiera presso-piegata.
- anta realizzata da doppia lamiera in acciaio da 1 mm e/o da 1,5 mm di spessore, in alcuni casi anche da una terza lamiera in acciaio a protezione della serratura e dei suoi meccanismi di chiusura.
- generalmente una serratura meccanica classificata con la UN EN 12209, abbinata ad una serratura a tripla mappa protetta da 1 e/o 2 piastre in acciaio al manganese (comunemente detta defender) o in alternativa ad uno o più cilindri con classificazione UNI EN 1303 ed una protezione del cilindro (comunemente detta defender o barilotto o protector) classificato con la UNI EN 1906.
La classificazione secondo UN EN 1627 prevede che siano superati test secondo le 3 norme di prova UNI EN 1628 – prova di carico statico, UNI EN 1629 – prova di carico dinamico UNI EN 1630 – prova di attacco manuale. Tuttavia le normative di test non coprono ancora le tecniche di manipolazione denominate “aperture con destrezza”, generalmente appannaggio di malviventi di livello superiore allo scassinatore standard, motivo per cui è sempre consigliabile utilizzare prodotti di fascia correlata al rischio ambientale che si affronta. La normativa Env 1627/30 del 2011 classifica i prodotti testati in 6 classi di appartenenza:
- Classe anti-effrazione 1: il ladro occasionale tenta di forzare la porta utilizzando la forza fisica e attrezzi semplici. Lo scassinatore non ha informazioni circa la robustezza della porta ed è impensierito dal rumore prodotto e dal tempo. Non ha idea della probabile ricompensa.
- Classe anti-effrazione 2: il ladro occasionale tenta di forzare il blindato utilizzando in aggiunta attrezzi semplici come giravite, cunei e tenaglia. Lo scassinatore non ha informazioni circa la robustezza della porta ed è impensierito dal rumore prodotto e dal tempo. Non ha idea della probabile ricompensa.
- Classe anti-effrazione 3: il ladro utilizza in aggiunta un piede di porco, un piccolo martello e un trapano manuale. Ha una idea orientativa del grado di resistenza ed è meno impensierito dal rumore prodotto e dal tempo. Non ha idea della probabile ricompensa.
- Classe anti-effrazione 4: si tratta di uno scassinatore abile che utilizza anche strumenti come un grosso martello, accetta, cesoie e trapano elettrico a batteria. Il ladro prevede un buon bottino, è deciso ed è meno impensierito dai rumori prodotti con tempistiche maggiori.
- Classe anti-effrazione 5: il ladro è un esperto professionista che utilizza attrezzi elettrici di media potenza. Il ladro prevede un ottimo bottino, è determinato, ha ottima conoscenza della classe di resistenza all’effrazione della porta, non è impensierito dal rumore che produce, ha tempo sufficiente per agire.
- Classe anti-effrazione 6: Lo scassinatore è molto esperto, utilizza attrezzi elettrici molto performanti. Il ladro conosce esattamente l’ammontare della ricompensa, è determinato, ben organizzato ed è preparato a superare sistemi di difesa di altissima resistenza.
Volendo riassumere:
- Le prime 2 classi sono relative a prodotti montati in abitazioni che si trovano in luoghi con scarsa criminalità e a difesa di beni di poco valore.
- Una porta blindata certificata classe 3 antieffrazione è indicata appartamenti con rischio più alto, in ville non troppo esposte e in uffici e a difesa di beni di medio valore.
- Un Portoncino blindato in classe 4 secondo la normativa ENV 1627 1630 è indicato per abitazioni signorili, ville isolate, appartamenti e uffici ad elevato rischio e a difesa di beni di considerevole valore.
- Le ultime due classi, la 5 e la 6, si riferiscono a porte estremamente resistenti, il cui fine è quello di difendere l’accesso di banche, uffici postali e postazioni militari. (Wikipedia)