Costo porta blindata

Quando parliamo del costo porta blindata intanto dobbiamo parlare anche del suo montaggio e le due cose messe insieme daranno il costo finale,  che può essere più o meno alto dipende da quello che abbiamo scelto naturalmente.

 

Che ci siano molte persone che si interessano all’acquisto di una porta blindata in effetti non è una novità, perché ormai è impensabile vivere, soprattutto in alcuni quartieri difficili, senza avere una porta blindata che possa difendere casa nostra, e quindi è il minimo per poterci sentire più sicuri, e comunque una certa esigenza di stare sicuri a casa nostra c’è l’abbiamo tutti, perché casa nostra è il nostro ultimo rifugio.

 

E quindi poi quando facciamo un calcolo magari parlandone in famiglia, perché dobbiamo decidere il budget da stanziare che di sicuro non deve metterci in difficoltà dal punto di vista economico, e quindi non deve mettere in difficoltà il bilancio familiare, altrimenti non avrebbe senso questo acquisto.

 

Per quanto riguarda i prezzi dipende dalla tipologia di porta blindata che decidiamo di acquistare, perché ce ne stanno varie e poi dipende da altri aspetti quali i materiali, e le modalità di montaggio che dipendono anche dalle caratteristiche logistiche dell’abitazione specifica.

 

Non è facile fare una media anche perché dobbiamo considerare che le porte blindate sono classificate in base alle classi di effrazione che determinano il grado di sicurezza della porta.

 

E quindi per esempio se parliamo di porte per interni che vanno montate nei condomini all’ingresso di un appartamento avranno un costo molto più basso rispetto a un portoncino per esterni che deve essere installato in una casa indipendente o in una villa, che dal punto di vista della sicurezza sicuramente rischia di più visto che si parla magari di zone e case isolate.

 

Ma anche perché in quei casi servono porte esterne che possono difendersi dagli agenti atmosferici, e che possono garantire un isolamento termico elevato

 

Non è facile stabilire il costo di una porta blindata montaggio incluso

 

Certamente non è facile fare una media perché per esempio potremmo parlare di costi indicativi e possiamo pensare ad una porta blindata interna di classe 4 tra i 1800 e 4.000€ oppure una esterna classe 3 tra i 1800 e 3000.

 

Abbiamo fatto solo degli esempi perché appunto le classi di effrazione sono varie, e poi dobbiamo appunto dividerle tra porte interne ed esterne, e di sicuro se parliamo di montaggio si può andare tra i 500 e gli 800 euro.

 

Di certo visto che parliamo della nostra sicurezza e di chi ci sta vicino conviene puntare in alto, perché comunque è un investimento a medio e lungo termine, e tra l’altro potremmo anche cercare di capire se c’è la possibilità di pagare l’intera cifra in tante comode rate accedendo a qualche finanziamento che in certi casi, se siamo fortunati, può essere anche a tasso zero.

 

Per trovare una porta blindata di qualità e sostenibile per noi dal punto di vista finanziario dobbiamo semplicemente avere pazienza nel vagliare le varie opzioni.


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Forse non tutti sanno che❓

Con porta blindata nel linguaggio comune si intende un serramento pedonale definito specificamente “Porta pedonale resistente all’effrazione” fornito di particolari caratteristiche antiscasso, ed è perciò anche definita, con espressione più tecnica, porta anti intrusione. Tuttavia, nell’uso commerciale, la si definisce spesso in maniera sbagliata con il termine di “porta corazzata” che invece sta ad indicare una porta di tipo totalmente diverso, realizzata con lamiere di ferro da 4 mm di spessore con il cemento armato al suo interno (vedi le porte dei caveau). Alcune delle caratteristiche comuni di una porta blindata sono:

  • classificazione secondo norma UNI EN 1627/1630 (o vecchia UNI ENV 1627:2001)
  • telaio realizzato con profili in acciaio da 2,5 mm di spessore (spesso anche 3 e 4 mm), avente una o più pieghe a Z, avvitato al controtelaio se si tratta di un telaio realizzato con lamiera presso-piegata.
  • anta realizzata da doppia lamiera in acciaio da 1 mm e/o da 1,5 mm di spessore, in alcuni casi anche da una terza lamiera in acciaio a protezione della serratura e dei suoi meccanismi di chiusura.
  • generalmente una serratura meccanica classificata con la UN EN 12209, abbinata ad una serratura a tripla mappa protetta da 1 e/o 2 piastre in acciaio al manganese (comunemente detta defender) o in alternativa ad uno o più cilindri con classificazione UNI EN 1303 ed una protezione del cilindro (comunemente detta defender o barilotto o protector) classificato con la UNI EN 1906.

La classificazione secondo UN EN 1627 prevede che siano superati test secondo le 3 norme di prova UNI EN 1628 – prova di carico statico, UNI EN 1629 – prova di carico dinamico UNI EN 1630 – prova di attacco manuale. Tuttavia le normative di test non coprono ancora le tecniche di manipolazione denominate “aperture con destrezza”, generalmente appannaggio di malviventi di livello superiore allo scassinatore standard, motivo per cui è sempre consigliabile utilizzare prodotti di fascia correlata al rischio ambientale che si affronta. La normativa Env 1627/30 del 2011 classifica i prodotti testati in 6 classi di appartenenza:

  • Classe anti-effrazione 1: il ladro occasionale tenta di forzare la porta utilizzando la forza fisica e attrezzi semplici. Lo scassinatore non ha informazioni circa la robustezza della porta ed è impensierito dal rumore prodotto e dal tempo. Non ha idea della probabile ricompensa.
  • Classe anti-effrazione 2: il ladro occasionale tenta di forzare il blindato utilizzando in aggiunta attrezzi semplici come giravite, cunei e tenaglia. Lo scassinatore non ha informazioni circa la robustezza della porta ed è impensierito dal rumore prodotto e dal tempo. Non ha idea della probabile ricompensa.
  • Classe anti-effrazione 3: il ladro utilizza in aggiunta un piede di porco, un piccolo martello e un trapano manuale. Ha una idea orientativa del grado di resistenza ed è meno impensierito dal rumore prodotto e dal tempo. Non ha idea della probabile ricompensa.
  • Classe anti-effrazione 4: si tratta di uno scassinatore abile che utilizza anche strumenti come un grosso martello, accetta, cesoie e trapano elettrico a batteria. Il ladro prevede un buon bottino, è deciso ed è meno impensierito dai rumori prodotti con tempistiche maggiori.
  • Classe anti-effrazione 5: il ladro è un esperto professionista che utilizza attrezzi elettrici di media potenza. Il ladro prevede un ottimo bottino, è determinato, ha ottima conoscenza della classe di resistenza all’effrazione della porta, non è impensierito dal rumore che produce, ha tempo sufficiente per agire.
  • Classe anti-effrazione 6: Lo scassinatore è molto esperto, utilizza attrezzi elettrici molto performanti. Il ladro conosce esattamente l’ammontare della ricompensa, è determinato, ben organizzato ed è preparato a superare sistemi di difesa di altissima resistenza.

Volendo riassumere:

  • Le prime 2 classi sono relative a prodotti montati in abitazioni che si trovano in luoghi con scarsa criminalità e a difesa di beni di poco valore.
  • Una porta blindata certificata classe 3 antieffrazione è indicata appartamenti con rischio più alto, in ville non troppo esposte e in uffici e a difesa di beni di medio valore.
  • Un Portoncino blindato in classe 4 secondo la normativa ENV 1627 1630 è indicato per abitazioni signorili, ville isolate, appartamenti e uffici ad elevato rischio e a difesa di beni di considerevole valore.
  • Le ultime due classi, la 5 e la 6, si riferiscono a porte estremamente resistenti, il cui fine è quello di difendere l’accesso di banche, uffici postali e postazioni militari. (Wikipedia)